Famiglia e Genitorialità - Studio Elios
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Famiglia e Genitorialità

LA CONSULENZA PEDAGOGICA AI GENITORI

 

Di cosa si tratta?

 

La consulenza pedagogica sostiene i genitori, in coppia o individualmente, nella comprensione delle situazioni di crisi e di difficoltà relative all’educazione dei figli.

 

 

Quando può essere utile?

 

Quando si sente il bisogno di un confronto sulle difficoltà e i dubbi relativi ai comportamenti critici dei propri figli; quando si sente la necessità di conoscere i temi evolutivi messi in gioco in riferimento all’età e al contesto in cui si vive.

 

Quali obiettivi?

 

La finalità della consulenza pedagogica è condividere con i genitori gli obiettivi educativi e le conseguenti scelte quotidiane, tenendo conto della sostenibilità emotiva delle parti. L’attenzione è rivolta alla relazione tra genitori e figli al fine di focalizzarne le risorse e le potenzialità di sviluppo.

 

 

È indicata per affrontare

Le tematiche che solitamente vengono portate in consulenza sono le difficoltà relative alla gestione familiare quotidiana del bambino e dell’adolescente, all’autonomia, ai ritmi di vita, al rapporto tra fratelli, alle regole educative, all’uso delle tecnologie, al consumo di sostanze legali e illegali.

Altri temi critici riguardano l’incontro con la dimensione sociale, l’inserimento e la frequenza di scuole, gruppi sportivi e associativi.

La consulenza è anche luogo per la riflessione su domande importanti quali lutti, malattie, separazioni, affettività e sessualità.

 

 

Nelle diverse sedi dello Studio Elios potete trovare più professionisti, con formazione e orientamenti diversi.

Per informazioni sulle iniziative utilizzare il form nella pagina Contatti o chiamare lo Studio al numero: 0365.1901583

Massimo Lussignoli

GENITORIALITA’ IN DUE CASE

 

Di cosa si tratta?

 

Il sostegno alla genitorialità in casi di separazione e divorzio è un percorso finalizzato ad aiutare i genitori, che hanno raggiunto accordi, a costruire o mantenere una forma genitorialità necessaria alla crescita dei figli. Al di la degli accordi, possono rimanere nei genitori dubbi o richieste di aiuto circa gli aspetti psicoeducativi legati alla crescita, alla fatica nel vivere in due case, alla comunicazione circa la separazione e più in generale ai processi di adattamento dei figli alla nuova situazione famigliare.

 

A chi si rivolge?

 

Si rivolge a coppie di genitori o a singoli genitori, che hanno preso accordi di separazione e che desiderano lavorare sulla nuova forma di genitorialità che li attende o che i loro figli attendono dal momento in cui hanno deciso di separarsi.

 

Come si realizza?

 

Prevede una serie di incontri, da un minimo di tre/quattro ad un massimo di dieci/dodici, nei quali il professionista aiuta la coppia genitoriale o il singolo genitore a definire il tipo di genitorialità che intende realizzare, al fine di rispondere ai bisogni dei figli. Il professionista aiuta nella costruzione di modalità e strategie educative, finalizzate a realizzare la genitorialità desiderata, secondo le risorse di ciascuno e valorizzando il più possibile gli spazi di collaborazione fra i genitori.

Il percorso è RISERVATO e CONFIDENZIALE, autonomo rispetto al sistema giudiziario. Può essere consigliato dal giudice e dagli avvocati, ma non può essere oggetto di relazioni o valutazioni. Il professionista sostiene i genitori a scegliere fra una bi-genitorialità e una co-genitorialità; pur conoscendo le caratteristiche dell’una e dell’altra e le ricadute di esse sui figli, non dà indicazioni, ma accompagna alla consapevolezza e alla riflessione circa le scelte che i genitori fanno. L’idea cardine del lavoro è di procedere passo dopo passo verso un progetto condiviso in cui i figli possano sentire che mamma e papà hanno scelto di fare ciò che stanno facendo, anziché procedere in modo confuso e privo di progettualità.

 

 

Quali sono le finalità di un percorso di sostegno alla genitorialità

Il sostegno alla genitorialità ha come finalità principe la scelta da parte dei genitori di un progetto genitoriale, che dalla separazione in poi si realizzerà in due case. A fronte di accordi presi e di una conflittualità già gestita in altre sedi, sostiene la tenuta degli accordi stessi e supporta i genitori nella definizione di modalità e strategie educative adatte alle situazioni dei figli. Nel caso del lavoro con il singolo genitore, ha come finalità principale il supporto nel faticoso lavoro di essere due genitori, ma sentirsi da soli e aiuta a mantenere il proprio ruolo di fronte alle presunte o reali fatiche dei figli.

 

 

Nelle diverse sedi dello Studio Elios potete trovare più professionisti, con formazione e orientamenti diversi.

Per informazioni sulle iniziative utilizzare il form nella pagina Contatti o chiamare lo Studio al numero: 0365.1901583

Ilaria Marchetti

TERAPIA DELLA FAMIGLIA

 

Di cosa si tratta?

La terapia familiare prevede la partecipazione alle sedute di tutti i membri della famiglia con lo scopo di confrontarsi e comprendere insieme come la storia delle relazioni familiari possa aver portato all’attuale situazione di sofferenza, ad incomprensioni, ad un blocco e, eventualmente, ad un sintomo (emotivo e/o comportamentale) in uno dei membri del sistema famiglia.

 

L’ottica sistemica considera i membri della famiglia, reciprocamente connessi tra loro e per questo non distingue tra ‘malato’ e ‘sano’, ma considera i componenti della famiglia intrappolati in una situazione di disagio reciproco in grado di mantenere le difficoltà, i problemi o il sintomo. Potremmo dire che il familiare che soffre diventa esso stesso sintomo/segnale della sofferenza dell’intero sistema familiare.

 

 

Quando può essere utile?

 

 

Nei casi in cui la sofferenza e le difficoltà coinvolgano tutti i componenti del sistema familiare, seppure in forma e misura diverse.

 

 

Quali obiettivi?

 

Gli incontri con la famiglia hanno lo scopo di:

  • sbloccare le situazioni di reciproca incomprensione, chiarendo le posizioni, i vissuti e i bisogni di ognuno e favorendo uno spazio di ascolto e condivisione capace di valorizzare le risorse dei singoli e della famiglia stessa come sistema;
  • fornire un sostegno alla famiglia che si trova ad affrontare un momento di crisi (nascita di un nuovo figlio, adolescenza, malattia di un familiare, lutto, cambiamenti di lavoro…), favorendo l’ascolto reciproco e la condivisione dei bisogni e degli obiettivi.

 

 

E’ indicata per affrontare…

  • diverse problematiche di natura psicologica e di sviluppo emotivo dei bambini: fobie, ansia, enuresi, difficoltà di comportamento e/o relazione, handicap;
  • difficoltà e disagi che si manifestano in adolescenza;
  • sintomatologie e sofferenze psichiche, comportamentali o somatiche che coinvolgano uno dei membri della famiglia.

 

 

Nelle diverse sedi dello Studio Elios potete trovare più professionisti, con formazione e orientamenti diversi.

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LA MEDIAZIONE FAMIGLIARE

 

Di cosa si tratta?

 

La mediazione famigliare è un percorso volto alla definizione di accordi di separazione, capaci di preservare il più possibile il benessere dei membri della famiglia e, più in specifico, dei figli. Supporta la transizione da una famiglia unita ad una separata e aiuta i genitori a riorganizzare le relazioni famigliari.

 

 

A chi si rivolge?

 

 

Si rivolge a coppie, sposate o conviventi, che stanno maturando la scelta di separarsi o che sono in fase di separazione; a coppie già separate o divorziate, che intendono rivedere i propri accordi o trovare un modo per rispettarli.

 

 

Come si realizza?

 

Prevede una serie di incontri, da un minimo di tre/quattro ad un massimo di dieci/dodici, nei quali il mediatore guida la coppia di genitori nella redazione di accordi inerenti ai temi della separazione: affidamento e gestione dei figli, aspetti educativi, casa familiare, assegno di mantenimento, divisione dei beni, ecc. Gli incontri sono prevalentemente con la coppia genitoriale, ma è possibile che il percorso richieda incontri anche individuali. I legali o il legale coinvolti nella vicenda giuridica dovranno essere informati e potranno essere coinvolti, secondo la volontà dei genitori.

Il percorso è RISERVATO e CONFIDENZIALE, autonomo rispetto al sistema giudiziario. Può essere consigliato dal giudice e dagli avvocati, ma non può essere oggetto di relazioni o valutazioni.

Il mediatore sollecita e incoraggia i genitori a prendere responsabilmente accordi, evitando che il conflitto li conduca verso la necessità che altri prendano decisioni al posto loro e sostenendo l’efficacia di accordi costruiti da loro stessi con riferimento al benessere dei figli.

 

 

Quali sono le finalità di un percorso di mediazione?

La mediazione ha come finalità principe il riconoscimento reciproco del ruolo genitoriale e la costruzione, per quanto possibile, di cogenitorialità. Gli accordi definiti in mediazione sono il risultato di un progetto genitoriale concordato dalla  madre e dal padre.

Gli accordi risponderanno alle domande: che famiglia vogliamo per i nostri figli? Come possiamo realizzarla in due case? Come possono sentirsi amati e come possono continuare ad amarci, senza sentirsi in colpa? Cosa diciamo della nostra separazione e come risponderemo alle loro domande? Come possiamo continuare ad essere genitori, pur allontanandoci e non essendo più partners?

E’ comunque sempre la coppia genitoriale a scegliere i temi da trattare e mai il mediatore: è possibile quindi che la coppia desideri trattare solo alcuni temi piuttosto che tutte le questioni necessarie alla definizione di un ricorso di separazione/divorzio.

Al termine del percorso, il mediatore redige con l’aiuto dei genitori un documento di intesa, che conterrà tutti gli elementi dell’accordo: affidamento, collocamento, calendario delle frequentazioni, aspetti educativi, assegno di mantenimento e spese straordinarie, ossia tutto ciò che i genitori avranno voluto trattare e concordare.

 

Quale rapporto può esserci fra il mediatore famigliare e l’avvocato?

 

Quando i genitori si rivolgono al mediatore possono essere seguiti da uno o più avvocati oppure possono non aver ancora intrapreso l’iter legale della separazione.

Nel primo caso, il mediatore chiederà ai genitori di informare i legali, quando ancora non lo fossero, al fine che essi siano coinvolti nel percorso di mediazione, secondo regole condivise e chiare fra tutti i soggetti coinvolti. Nel secondo caso, il mediatore valuta con i genitori il momento opportuno per coinvolgere un legale da loro scelto.

Nel percorso di mediazione il ruolo degli avvocati è importante e la collaborazione fra avvocati e mediazione, più che fra avvocati e mediatore, è indispensabile, al fine di supportare la transizione della famiglia.

 

Nelle diverse sedi dello Studio Elios potete trovare:

Ilaria Marchetti

GRUPPI PER GENITORI SEPARATI

 

Di cosa si tratta?

Il gruppo per genitori separati intende offrire uno spazio di condivisione e di ascolto delle dinamiche correlate alla separazione; in specifico, sono messi a tema le emozioni contrastanti, sentite nei confronti dell’ex partner e dei propri figli, la fatica di coniugare il bisogno personale di prendere le distanze dall’ex partner e il bisogno dei figli di cogenitorialità e la necessità di rispondere con urgenza, ma in modo adeguato, ai bisogni dei figli.

Non si tratta di un un gruppo terapeutico, bensì di un gruppo a supporto ella genitorialità e della transizione faticosa verso un nuovo equilibrio personale, famigliare e sociale; la separazione di una coppia non è la fine della famiglia, ma comporta la trasformazione dei legami fra generi e generazioni ed è faticosa trovare il proprio nuovo posto.

 

A chi si rivolge?

 

A mamme e papà separati per un massimo di 10 membri per ogni gruppo. Il tipo di lavoro non prevede la compresenza di ex-partner nello stesso gruppo.

 

 

 

Perché e quando iscriversi?

Perché trovare una nuova buona distanza/vicinanza con l’altro genitore è difficile e faticoso e il confronto con gli altri aiuta a comprendere ciò che di buono si può fare per migliorare la propria situazione. Il gruppo sostiene e protegge. Al gruppo si chiedere assoluta riservatezza e al gruppo si affidano emozioni ed esperienze. Già nel momento in cui sentiamo raccontare dall’altro la sua esperienza, la nostra diviene affrontabile. Anche il confronto fra madri e padri aiuta a comprendere maggiormente la posizione dell’altro, spesso incompresa e apparentemente assurda.

Ci si può iscrivere in qualunque fase del percorso separativo.

 

A che cosa serve?

Serve a sentirsi meno soli nell’affrontare la nuova organizzazione famigliare. Serve a comprendere le proprie emozioni e a continuare ad essere genitore. È utile a comprendere le emozioni dei figli e a rispondere ai loro bisogni.

 

Percorso

Consiste in un percorso di sei incontri da un’ora e mezza ciascuno, condotto da due professionisti, nel quale verranno utilizzate metodologie attive di co-conduzione. Il percorso è preceduto da un incontro individuale in cui ci si può confrontare con i professionisti conduttori del gruppo.

Sia per i gruppi di parola per i figli, sia per il gruppo genitori lo studio organizza periodicamente serate gratuite di sensibilizzazione nelle quali si può comprendere meglio lo strumento.

Nelle diverse sedi dello Studio Elios potete trovare:

Ilaria Marchetti