TRAUMA EMDR - Studio Elios
15489
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-15489,page-child,parent-pageid-15477,cookies-not-set,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-16.8,qode-theme-bridge,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-5.5.2,vc_responsive
 

TRAUMA EMDR

EMDR ED ELABORAZIONE DEI TRAUMI

 

Gli studi sui traumi evidenziano l’importanza delle emozioni, delle convinzioni negative su di sé e delle sensazioni corporee legate alle esperienze traumatiche. L’impatto del trauma sulla mente e sul corpo sono ormai scientificamente documentate: quando raccontiamo esperienze traumatiche spesso abbiamo la sensazione di riviverle anche a livello fisico, i racconti risultano incoerenti, confusi, le sensazioni corporee, le immagini e le emozioni si mescolano tra loro.

La teoria sui traumi di P. Janet evidenzia che quando si vive un’esperienza traumatica e dolorosa non sempre il sistema di elaborazione innato che tutti noi abbiamo è in grado di elaborare quello che sta accadendo in maniera funzionale. E questo per via di diversi fattori: costituzionali, ambientali e legati al tipo e al livello di trauma vissuto. Può accadere allora che il ricordo del vissuto traumatico si congeli nella memoria insieme ad altre esperienze emotive, corporee e cognitive. Un trauma non elaborato lascia il nostro corpo e la nostra mente in uno stato di iperattivazione e allerta, per cui basta un piccolo stimolo interno (emozioni, cognizioni negative, sensazioni corporee…) od esterno (immagini, odori, suoni…) a riattivare sensazioni spiacevoli legate al pericolo vissuto.

 

 

Perchè integrare L’EMDR nel percorso di terapia

 

Raccontare la propria storia traumatica è sicuramente importante e fa parte del processo di cura ma, non sempre, il racconto dell’evento permette una piena elaborazione. Lo shock traumatico impatta sulle aree più profonde e antiche del cervello; è per questo che le persone traumatizzate hanno una grande quantità di emozioni, sensazioni corporee e pensieri irrazionali che ascolto ed empatia, per quanto importanti, non sempre riescono a modificare.

L’utilizzo dell’EMDR all’interno del percorso psicoterapeutico permette di lavorare a più livelli (emotivo, cognitivo e sensoriale-corporeo) in modo integrato, permettendo al cervello di ripristinare la sua naturale capacità di elaborazione.

 

Di che cosa si tratta:

 

Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari): si tratta di un trattamento psicoterapeutico nato in America alla fine degli anni ottanta grazie alla psicoterapeuta Francine Shapiro.

Ad oggi sono diversi gli studi e le ricerche che ne dimostrano l’efficacia. Nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

 

Chi lo può utilizzare:

 

È importante sapere che questo metodo lo possono utilizzare solamente psicologi-psicoterapeuti, che abbiano frequentato il corso di formazione autorizzato dall’Associazione Italiana EMDR (sul sito www.emdr.it trovate altri dettagli e l’elenco completo di tutti gli psicoterapeuti italiani formati).

 

Quando può essere utilizzato:

 

L’EMDR nasce come trattamento utile alla cura del Disturtbo Post Traumatico da Stress: persone che hanno affrontato uno o più eventi traumatici gravi come ad esempio aggressioni, abusi, violenze fisiche o psichiche, incidenti, grandi catastrofi naturali o generate dall’uomo, malattie oncologiche. Ma la sua efficacia è stata sperimentata anche in situazioni che presentano altri tipi di problematiche, perfino più comuni come le fobie e i disturbi d’ansia in generale, i lutti, i disturbi alimentari e le situazioni stressanti che producono disfunzioni fisiche o somatiche. In questi e in altri casi l’utilizzo del trattamento, integrato all’interno di un percorso terapeutico tradizionale, può fornire un adeguato sostegno e si rivela di grande aiuto.

La possibilità dell’utilizzo dell’EMDR va come sempre attentamente valutata attraverso colloqui di conoscenza.

 

Come funziona:

 

Si comincia con la raccolta della storia del paziente e del sintomo per ricavarne un piano di lavoro condiviso. Si lavora principalmente sul o sui ricordi traumatici, chiedendo al paziente di seguire con gli occhi i movimenti delle dita del terapeuta e riportando ad ogni passaggio quello che accade (il lavoro attraverso i movimenti oculari permette di attivare gli emisferi cerebrali e di stimolare la formazione di nuove connessioni neurali e nuove reti mnemoniche associate a nuovi significati utili all’elaborazione traumatica).

Alla fine di una o più sedute le connotazioni negative legate al ricordo svaniscono e vengono sostituite con sensazioni neutre, se non positive.

 

Da sapere e da sfatare:

 

Non si tratta di ipnosi; la persona è sempre vigile durante tutte le fasi della stimolazione e non perde il controllo. Si possono sperimentare vissuti emotivamente dolorosi, ma il tutto è funzionale all’elaborazione del trauma.

L’utilizzo dell’EMDR non cancella i ricordi, ma neutralizza le sensazioni disturbanti legate alla memoria di quell’evento

 

Per Informazioni contattare lo Studio Elios: +39 0365.1901583